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Tossic island: Ischia, gli anni ’80 e il consumo di droghe

Sulla legalizzazione delle droghe leggere.

di Emanuele Verde.
Alla fine degli anni ’70 la marijuana a Forio cresceva dappertutto. Negli orti, sui balconi e… per strada. Più di una persona racconta e giura di piante nei giardinetti in pieno centro e in grossi vasi di lato alla chiesa di San Michele, in Piazza Cerriglio a Monterone.

Può benissimo darsi che dei tentativi, magari pure andati a male, siano stati trasformati in prodezze da raccontare,però è un fatto che in quegli anni, e poi nei mitici ’80, marijuana, hashish ed eroina abbiano incrinato il dominio secolare del maleodorante vino solforato di casa. La sostanza a cui padri e nonni si erano fin lì affidati per placare l’alienazione del quotidiano, di vite marginali in una meravigliosa isola… marginale.

Scordatevi le P38, i gruppi maoisti, la rivoluzione e il fermento ideologico delle città. La storia si faceva e si fa altrove. Sull’isola d’Ischia i ventenni mediamente inquieti dell’epoca crescevano col mito delle icone maledette del rock&roll, Jim Morrison, Janis Joplin, o al massimo avevano letto i racconti di Carlos Castaneda sulle virtù sciamaniche del peyote.

Infatti, non passò molto che cominciarono i pellegrinaggi alla volta del Messico, giusto il tempo di racimolare i soldi necessari lavorando in albergo e nella “frauca“. E accumulare nel mentre altra alienazione, questa però da placare subito poiché né droghe leggere, né il pensiero di ciò che li avrebbe attesi in Messico, Colombia, Vietnam, Laos, Cambogia, bastava più a “riempire il buco“.

Ce ne voleva un altro. Per quello c’era l’eroina, e sappiamo tutti come è andata a finire.

Qualcuno è morto, qualcun altro è come se lo fosse, altri ancora ce l’hanno fatta a uscire pagando prezzi altissimi. Aids, overdose, famiglie disgregate, figli cresciuti coi nonni o con la madre, comunità -lager, psicosi variamente assortite e lo spettro ancora più terribile dell’alcolismo. So di chi, a distanza di anni, ancora sente arrivare la “rota“, quel sudore appicicaticcio dietro la schiena, spia di un bisogno diverso da tutti gli altri.

Penso che qualsiasi dibattito sulla droga non possa prescindere dal contributo, le storie, di chi è sopravvissuto a quella carneficina silenziosa degli anni ’80. Certo il tunnel delle dipendenze è ancora affollato, però oggi le informazioni non mancano, come pure comunità  di recupero piene di gente in gamba. Trent’anni fa non era così e i più si sono dovuti arrangiare da soli e in famiglia.

Detto questo, sono per l’abolizione della Giovanardi-Fini e la legalizzazione delle droghe leggere, in scia di quanto sta avvenendo in Uruguay, Colorado e Washington e come proposto nientemeno da un assessore lombardo della Lega, Giovanni Fava. Se mai dovesse succedere in Italia, ne dubito, sarei curioso di vedere come ci organizzerebbe sulla nostra isola: tante piccole “ganjafarm” e, perché no, nuova occupazione.

Proibire è un buon affare solo per la criminalità . E voi cosa ne pensate?

 

 


9 Commenti, Commenta o fai un Ping

  1. Emanuele Di Maio - Data: 14/1/2014 17:34:07 - IP: 95.239.91.xxx

    Penso che parlare di eroina mentre si parla di marijana,ed in più inserire delle foto su quest’ultima,così da creare ancora più allusioni su di una loro presunta comunione,sia non solo fuorviante ma da ipocriti(Hegelianamente parlando)

    Current score: 2
  2. Emanuele Verde - Data: 14/1/2014 17:49:49 - IP: 87.1.17.xxx

    Per carità, c’è anche chi è passato dalle marlboro direttamente all’eroina alla faccia delle droghe leggere (cit.). Ho molte meno certezze di te, soprattutto rispetto alla faciltà con cui dai giudizi a destra e a manca. Prima Hobbes, adesso Hegel. Quello è un fanatico, il sottoscritto un ipocrita. Vabbè, ci sta, però forse è il caso che smetti… ti fa male. ;)

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  3. Emanuele Di Maio - Data: 14/1/2014 18:44:50 - IP: 95.239.91.xxx

    Ma io per questo ho scritto hegelianamente parlando, ha un senso diverso da quello che in italiano è considerato ipocrita. Sapevo che si sarebbe creata confusione. Alla maniera di Hegel, ipocrita vuol dire, “capovolgere” il bene con il male, in modo che l’uno si travesta dall’altro. E paragonare l’ eroina alla marijuana è, secondo me, questo.

    Current score: 3
  4. nicola manna - Data: 14/1/2014 18:48:09 - IP: 82.57.74.xxx

    Ho letto, come sempre con attenzione, l’articolo del mio amico Emanuele Verde, solo che su questo tema non posso essere d’accordo con lui e con chi sostiene la legalizzazione delle droghe leggere. Per l’amor di Dio, non sono mai stato un fan di Giovanardi, che ho sempre definito anche quando ero nell’UDC, la quarta fila della DC, ma ci rendiamo conto di cosa sarebbe l’ITalia, se si legalizzassero le droghe leggere. E cosa ne sarebbe di Ischia e dei ragazzi isolani, già tutti sbandati, nonostante il divieto di usare droghe leggere? Per un principio di libertà ci può essere il ragionamento di Emanuele Verde, ma di solito io sono uno che si documenta, magari sbagliando, o mettetela così, mi documento solo attraverso medici contrari all’uso delle droghe leggere, ma credo che le droghe siano dannose, e un buon politico, deve adoperarsi per il bene del suo popolo, anche se drogarsi è una scelta e un principio di libertà.
    Nicola Manna.

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  5. Diana - Data: 14/1/2014 22:27:38 - IP: 79.3.133.xxx

    Quoto Emanuele Di Maio.

    Capisco che tu possa essere contrario alla legalizzazione delle droghe leggere, ma alimentare la disinformazione per sostenere la propria tesi non mi sembra giusto. L’erba potrebbe essere utilizzata per milioni di scopi, è economica e diminuirebbe l’inquinamento (perché potrebbe essere un ottimo sostituto di petrolio ed altre sostanze nocive per l’uomo e l’ambiente). Di marijuana non muore mai nessuno (se proprio vogliamo riferirci solo ed esclusivamente all’assunzione), non porta dipendenza e non incita le persone ad assumere droghe pesanti.
    Il fatto che alcuni passino dalla marijuana all’eroina testimonia solo e soltanto una libera scelta personale.

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  6. Cristian Orovecchia - Data: 15/1/2014 14:37:22 - IP: 95.235.144.xxx

    http://www.youtube.com/watch?v=60KyPXdY7UQ Nicola Manna questo è un documentario che ti spiega al di là dell’uso comune che si fa della marijuana. Poi io sarei per la legalizzazione delle droghe leggere e la messa al bando di super alcolici. Ma questo è un pensiero personale. Per quanto riguarda l’uso farmacologico della cannabis c’è un tale di nome Rick Simpson che con la marijuana sta facendo e ha fatto veri e propri miracoli senza chiedere 1 € £ $ curando tangibilmente malati terminali di cancro con dell’olio estratto appunto da questa pianta proibita. Poi se vogliamo parlare dell’uso industriale della canapa. . . beh credo che il problema della crisi in italia si risolverebbe in meno di 2 anni, basta pensare a Ford che con la marijuana ci ha fatto una macchina, che era costruite con fibre di canapa ed alimentata a etanolo di canapa.

    Current score: 3
  7. fabio - Data: 15/1/2014 19:25:44 - IP: 109.113.22.xxx

    Il proibizionismo è completamente fallito, favorisce solo le narcomafie e non mi pare riesca ad arginare di molto i consumi.

    Secondo la relazione di Sabrina Molinaro (Ifc-Cnr) alla Camera, circa il 14% dei soggetti in carcere uscirebbe se fossero approvate le proposte di legge in discussione in Parlamento. Nel 2012 sono state 12.500 le persone condannate esclusivamente per il possesso e spaccio di cannabinoidi.
    (In pratica, se l’uso della cannabis venisse depenalizzato, il 14% dei detenuti potrebbe lasciare il carcere)

    La strada per uscire dalla follia delle politiche proibizioniste l’ha indicata con chiarezza il governo dell’Uruguay, che recentemente ha legalizzato la produzione e il commercio di cannabis.
    Il Parlamento uruguayano ha approvato in via definitiva una storica riforma che prevede che sarà lo Stato a farsi carico di produzione, distribuzione e vendita della marijuana.
    Singoli, associazioni di consumatori e grandi produttori potranno ottenere licenze per la coltivazione; la cannabis verrà venduta in farmacia, per un massimo di 40 grammi mensili a persona.

    Primo passo da fare in italia e l’ abolizione della Fini-Giovanardi, che piu di criminalizzare i consumatori, lasciando incolumi mafie, narcomafie e giri vari, deve essere abrogata: e se lo capisce un leghista, dovrebbero capirlo quelli del PD!

    Current score: 2
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